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Linea di contatto, spazio di transizione e incontro in cui identità differenti si contaminano e si trasformano, il Confine è una traccia che non serve a separare e dividere, ma ad istituire un rapporto. Al con-fine vi è una comune conclusione, esso è il margine che raccorda due alterità e che permette il loro reciproco riconoscimento. È il limite che determina la nostra condizione, di fronte al quale i classici raccomandavano la misura; è l’orizzonte sempre differito della nostra conoscenza ed insieme la sua interna intelaiatura, la delimitazione progressiva e reciproca delle discipline. Con esso è in costante tensione l’Enciclopedia, che fa della parola la via d’accesso di un sapere “posto in circolo”, ordinato e messo a sistema al fine di esaurire i suoi orizzonti, di raggiungere i suoi confini.
La scelta di questa parola muove da una riflessione sulla stessa Gorizia, città posta al centro di una congiunzione tra le culture romanze, slave e germaniche. Il Confine sarà preso in esame nelle sue diverse e molteplici declinazioni: dai confini geografici alle frontiere – ma anche ai limiti – della ricerca scientifica, dalle riflessioni linguistiche a quelle cognitive, dalle rappresentazioni letterarie ai grandi temi che scandiscono il dibattito sulle culture e le società contemporanee.
Gorizia Auditorium della Cultura Friulana, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia - Sala della Torre
Protagonisti

Lina Bolzoni

Cristiana Collu

Umberto Curi

Emma Giammattei

Carlo Ossola
